Assemblea CoLAP: Portare la Legge 4/2013 al centro del sistema economico

Logo del CoLAP, il Coordinamento Libere Associazioni Professionali

Si è tenuta oggi l’Assemblea del CoLAP, la prima della nuova presidenza di Nicola Testa, che dal 26 ottobre 2023 guida il coordinamento: “Oggi abbiamo ufficialmente inaugurato quello che potremmo definire il nuovo corso – dichiara il Presidente Nicola Testa – ma senza mai dimenticare il percorso intrapreso più di vent’anni fa. Riportiamo la Legge 4/2013 al centro della nostra strategia istituzionale e rafforziamo la rappresentanza per conto delle nostre associazioni su questo elemento distintivo che deve trovare centralità nell’ambito economico. Centrale lo è già sicuramente per le nostre professioni che rappresentano un pilastro dell’economia del Paese al pari di qualunque altra attività economica. Non possiamo più tollerare di essere definiti “professioni non regolamentate” anche se così, con una accezione negativa ci ha definito una legge. Siamo professionisti, e questo ruolo, porta con sé un bagaglio di competenze, capacità e conoscenze che sono insite nell’attività che ognuno di noi svolge. Serve però che queste competenze possano esprimersi in ogni sede, e per questo l’attività del Colap sarà fortemente incentrata sulla rappresentanza. Tutele che mancano, previdenza che va assolutamente rivista ammodernandone l’impianto e incentivazione all’autoimpiego. Questi i punti principali del programma presentato oggi all’assemblea”.

Fondamentale per il Presidente Testa il coinvolgimento delle associazioni affinché siano parte attiva del processo di costruzione del progetto e di tutte le attività che il coordinamento metterà in moto. Questo, unito alla capacità di guardare al futuro affrontando il tema dell’innovazione tecnologica e lo sviluppo di nuovi servizi, saranno le chiavi per rendere l’operato del Coordinamento sempre più portatore di un valore aggiunto per le associazioni, ma ancor più agli associati delle stesse.

“Dobbiamo portare nel mercato la conoscenza della Legge 4/2013 che tra l’altro nasceva proprio per tutelare il consumatore, oltre che per qualificare il professionista- continua Testa -Servono azioni che portino il mondo delle imprese, la stessa pubblica amministrazione e il consumatore in generale a conoscere tutti gli aspetti di questa norma a propria salvaguardia. Aspetto ancor più importante è quello di saper riconoscere il professionista che si è sottoposto al sistema di controllo che la 4/2013 assegna alle associazioni professionali di categoria”.

Il CoLAP ha un compito importante a cui dare forma – conclude Nicola Testa- costruire sviluppo per le nostre professioni, nuove e meno nuove. Tra gli obiettivi che ci siamo posti come nuovo direttivo, quello portare al nostro associato nuove opportunità. La parola lavoro in definitiva è quella che guida da oggi ogni nostra azione”.

 

 

 

Nuovi albi professioni pedagogiche e educative, CoLAP: “Situazione paradossale, non abbiamo bisogno di nuovi albi, oltretutto concorrenti tra di loro”

Nuovi albi professioni pedagogiche e educative, CoLAP: “Situazione paradossale, non abbiamo bisogno di nuovi albi, oltretutto concorrenti tra di loro”: parere favorevole dell’aula al Senato al ddl n. 788, approvato dalla Camera, in materia di professioni pedagogiche ed educative al cui interno è prevista l’istituzione dei relativi albi professionali.

“Nel 2024 questa norma pare a dir poco anacronistica-dichiara il Presidente del CoLAP Nicola Testa– Non abbiamo più bisogno di nuovi albi, ma di politiche volte a costruire tutele, opportunità di lavoro e garanzie di qualità della prestazione. Occorre ragionare in un’ottica di sistema professionale inclusivo e non più basato sulla protezione dei mestieri. Le professioni toccate dal Ddl in questione hanno già una legge che li inquadra, ovvero la 4/2013. Il testo che verrà votato al Senato non tiene a nostro parere in considerazione quelle che sono le indicazioni che ci vengono dall’Europa, come ad esempio il test di proporzionalità previsto dalla direttiva (UE) 2018/958”.

La direttiva stabilisce le norme per le valutazioni della proporzionalità che i paesi dell’UE devono effettuare prima dell’introduzione di nuove regolamentazioni delle professioni, o della modifica di regolamentazioni esistenti. Esso si propone di impedire indebite restrizioni all’accesso o all’esercizio di attività professionali e di garantire la trasparenza e il funzionamento appropriato del mercato interno.

“Alla probabile mancata applicazione di tale direttiva-continua Testa- dobbiamo aggiungere la recente ordinanza del Consiglio di Stato Sez. VII la nr. 00995/2024 del 31.1.2024, la quale ha introdotto nuovi elementi che assimilano le professioni ordinistiche a quelle regolate dalla Legge 4/2013.  Un passo in avanti importantissimo che attendiamo da tempo. La decisione che potrebbe essere presa questa settimana rischia di farci fare due passi indietro, e in una congiuntura economica difficile come quella attuale non serve né alle professioni italiane né al Paese”.

 

Ddl semplificazione, CoLAP: “Rendere più fluidi i rapporti tra professionisti e pubblica amministrazione”

Ddl semplificazione, CoLAP: “Rendere più fluidi i rapporti tra professionisti e pubblica amministrazione”

A due giorni dall’approvazione in Consiglio dei ministri del Ddl semplificazione, si constata un grande vuoto, la sostanziale assenza di misure direttamente rivolte a professionisti e imprese che possano considerarsi effettivamente semplificatorie.

“Per quanto consapevoli che questo provvedimento affronti solo alcuni dei passaggi imposti dal Pnrr-dichiara il Presidente del CoLAP Nicola Testa-e per quanto apprezziamo le parole del Ministro Zangrillo sulla PA capace di erogare servizi a cittadini e imprese, e sulla bontà dell’annuncio di semplificare entro l’anno 200 adempimenti dei 600 previsti a fine 2026, non è abbastanza.  Bobbiamo avere bene chiaro di cosa hanno bisogno i professionisti e le imprese, ad esempio di rapporti più fluidi con le Pa per la gestione di un problema o per un lavoro. Solo per fare un esempio, se pensiamo all’Inps, ad oggi è un problema anche solo avere un contatto, figuriamoci poi gestire una pratica o un contenzioso. E in questo caso non parliamo di pratiche ma di creare un rapporto di vicinanza che oggi, in talune amministrazioni, non esiste o è del tutto inefficace.  Il tema della semplificazione deve essere inteso in maniera multidisciplinare, possiamo infatti parlare di semplificazione anche in materia di fisco. Occorre risolvere al più presto la questione della doppia contribuzione previdenziale per taluni ambiti e occorre trovare un allineamento sulle aliquote di pagamento previdenziali che oggi creano discriminazioni tra professioni.  Stop a differenziazioni tra casse e gestioni, cento euro versate per la previdenza da un commerciante sono uguali a cento euro versati da un artigiano o un soggetto che versa alla gestione separata. Questi temi prima ancora di riguardare l’uguaglianza, riguardano la semplificazione o, meglio, la sua mancanza. Il Ministro Zangrillo ci troverà sempre disponibili al confronto-conclude Testa- coinvolgere le associazioni, oltre che un dovere, è anche l’unico modo per varare delle norme che si calino realmente nella realtà quotidiano di imprese e professionisti, ma serve che siano ascoltate tutte e in particolare chi esprime la voce degli inascoltati per eccellenza, ovvero i professionisti e i piccoli imprenditori”.

“FORMAZIONE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE DELLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE”

           

CONVEGNO

 CAMERA DEI DEPUTATI

Sala del Refettorio Palazzo San Macuto, via del   Seminario,76

19 marzo | ore 14.30 – 18.00

ROMA

“FORMAZIONE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE DELLE PROFESSIONI NON ORGANIZZATE”

 

Saluti istituzionali    On. Giorgio Mulè Vice Presidente Camera dei Deputati

                                  On. Alessandro Colucci Segretario di Presidenza Camera dei deputati

Introduce                  On. Valentina Aprea esperta politiche della formazione e del lavoro          

Ne parleranno:

  • Maria Elvira Calderone* Ministro del lavoro e delle Politiche Sociali
  • Francesco Zaffini* Presidente Commissione Senato della Repubblica
  • Tiziana Nisini Vicepresidente Commissione Lavoro Camera Deputati
  • Simona Tironi Assessore Istruzione,Formazione,Lavoro Regione Lombardia
  • Andrea Simoncini Direttore Dipartimento Scienze Giuridiche Università di Firenze
  • ssa Annamaria Trovò , Vicepresidente Fondimpresa
  • Nicola Testa Presidente Colap

Conclusioni

  •   Dr. Carlo Barberis, Presidente ExpoTrainig               

*in attesa di conferma

Info e accrediti: https://forms.gle/mHvx11KB5k8qBVL86

L’accesso alla sala – con abbigliamento consono e, per gli uomini, obbligo di giacca e cravatta – è consentito fino al raggiungimento della capienza massima, pertanto si terranno conto delle iscrizioni in ordine di conferma.

 

               

TEMA DEL CONVENGO

La crescita delle libere professioni non organizzate passa sempre di più dalla qualifica delle competenze attraverso specifici piani formativi.  In effetti i professionisti non iscritti a Ordini, Albi o Collegi negli ultimi anni sono aumentati vertiginosamente, anche grazie allo sviluppo delle nuove professioni connesse alle tecnologie emergenti, di vari servizi tecnici a supporto delle imprese, servizi alle persone e del benessere che scelgono l’autoregolamentazione prevista dalla Legge 4/2013 come garanzia del riconoscimento delle proprie professionalità e competenze.

Al tal proposito il sistema dei fondi interprofessionali che già supporta lo sviluppo del sistema imprenditoriale sul piano della crescita di competenza, dovrebbe saper cogliere la sfida e guardare oltre gli attuali limiti previsti dalla normativa. Le professioni sono uno degli asset di sviluppo del Paese, serve dargli ordine, riferimenti precisi, qualifiche e supporto, tutti elementi che stanno nelle fondamenta del sistema dei fondi interprofessionali. Accompagnare il professionista vuole dire accompagnare la crescita del Paese attraverso specifici piani finanziari finalizzati alla costruzione di nuovi profili e relative competenze.

La previdenza è un bene universale e deve rimanere tale

La previdenza è un bene universale e deve rimanere tale

“Oggi il mondo del lavoro è dinamico e non più statico come in passato, la previdenza si deve adeguare”

Roma, 29-02-2024. Audizione del CoLAP presso la Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’equilibrio e i risultati delle gestioni del settore previdenziale. L’intervento del Presidente del Coordinamento Nicola Testa si è concentrato in particolar modo sulle diseguaglianze che caratterizzano il sistema previdenziale allo stato attuale e sul patto generazionale che vede i giovani iscritti alla gestione separata non più tutelati da una previdenza che si basa sulla staticità del mercato del lavoro, oggi dinamico e per questo bisognoso di semplificazione.

“Vorremmo una previdenza che si basi sull’uniformità e non crei discriminazioni-Dichiara il Presidente Nicola Testa-Oggi il sistema è basato su una differenziazione di aliquote (commercianti artigiani ecc) la domanda che ci poniamo e vi poniamo è: perché esistono queste differenze? Per non parlare della doppia imposizione, la previdenza è un bene universale che deve rimanere tale. È fondamentale che 100 euro versati da un commerciante o un artigiano devono valere e rendere quanto 100 euro versati da un altro iscritto alla gestione separata”.

Uno dei problemi sollevati dal CoLAP durante l’audizione odierna è la necessità di adeguare il sistema previdenziale alle caratteristiche del mercato del lavoro odierno.

“Un’altra discriminazione è quella generazionale-continua testa- Oggi il mondo del lavoro è dinamico e non più statico come in passato. Avremo persone che nel corso della loro vita professionale avranno un percorso eterogeneo e magari intermittente, caratteristiche che la previdenza attuale non facilita e rende difficilmente conciliabili. In virtù delle considerazioni portate oggi all’attenzione della Commissione-conclude Testa-siamo qui a proporre: un allineamento delle aliquote che rispetti il principio di uguaglianza e giustizia sociale, una gestione separata trasparente e clusterizzata che renda chiaro chi sono gli iscritti e qual è la loro attività e l’inserimento di una contribuzione dello 0,30% finalizzata alla formazione interprofessionale poiché le professioni vivono di competenza”.