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GRAZIE EMILIANA!

GRAZIE EMILIANA!

Emiliana Alessandrucci ha rassegnato le proprie dimissioni come Presidente del CoLAP Nazionale

Elencare tutto ciò che hai fatto negli ultimi dieci anni è superfluo, i fatti parlano da soli. Che sia nelle aule istituzionali, negli studi televisivi o sulle pagine dei giornali, che si parli di professioni, lavoro autonomo o della Legge 4/2013, il CoLAP è sempre presente, e questo in gran parte è merito tuo e del consiglio direttivo che tu hai saputo costruire. Ne abbiamo passate tante: attacchi, aspre battaglie, vittorie e anche una pandemia con tutto quello che ne è conseguito. Ne siamo usciti sempre a testa alta e con dignità, tenendo presente il nostro ed il tuo obiettivo: difendere i valori e la dignità di quelli che sono una parte fondamentale del sistema produttivo italiano, ma troppo spesso dimenticati, i professionisti associativi, in una parola? NOI!

Adesso inizia una nuova fase, ricca di battaglie e di emozionanti sfide, e saremo in grado di affrontarla e di andare sempre avanti anche grazie alla tua eredità

Il (per sempre tuo) Coordinamento Libere Associazioni Professionali

Professioni, CoLAP: “La Legge 4/2013 è il nostro faro, ma il lavoro non è finito”

Professioni, CoLAP: “La Legge 4/2013 è il nostro faro, ma il lavoro non è finito”

 

“Prima di dieci anni fa le persone dietro la Legge 4 erano una realtà sconosciuta, per quanto molto presente, oggi non è più così. Ricordiamoci che, quando parliamo di professioni parliamo prima di tutto di competenze-dichiara il Vicepresidente del CoLAP Nicola Testa intervenuto oggi al convegno “Professioni non regolamentate. Il punto a dieci anni dalla legge 4/2013” presso la sala Zuccari del Senato – La Legge 4/2013 prevede l’attestazione e la certificazione, la priorità è lavorare su politiche attive incentivanti all’avvicinamento a questo percorso, perché ad oggi mancano. Nonostante la legislazione faccia fatica a recepire questa legge, parliamo di una norma che ha lasciato segni indelebili, come ad esempio lo statuto del lavoratore autonomo, che con tutti i suoi limiti rimane un riconoscimento importante, stesso discorso per il portale reclutamento. Fondamentale avere sempre presente che i professionisti operano sul mercato- conclude Testa-e che la Legge 4/2013 è forse il testo più liberale del nostro Paese, ma dobbiamo impegnarci affinché il legislatore la recepisca più di quanto avvenuto fino ad ora”.

Il mondo professionale italiano ha bisogno dell’approccio promosso dalla legge 4/2013. Questo é e sarà l’impegno costante del Coordinamento.

Manovra, CoLAP: “Rinnovare Iscro senza emendamenti significa fare cassa ai danni dei professionisti”

Manovra, CoLAP: “Rinnovare Iscro senza emendamenti significa fare cassa ai danni dei professionisti”

Chiusura totale da parte del Governo ad un confronto sulla Manovra, è quanto emerge a margine della conferenza stampa di ieri a Palazzo Chigi. L’economia e la progettualità del nostro Paese è amputata da una politica che avanza a suon di provvedimenti spot annuali, non esiste una piano a lungo termine che possa dare la sicurezza di norme certe e durature.

“Stando alle indiscrezioni-dichiara la Presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci– ancora una volta i professionisti sono rimasti inascoltati. Un esempio su tutti è il rinnovo dell’Iscro (indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa) misura assolutamente inutile, lo confermano le pochissime domande presentate nell’ultimo anno. Pochi giorni fa avevamo partecipato ad un tavolo di confronto al Ministero del Lavoro proprio su questa misura, ed era emerso in maniera incontrovertibile quanto l’Iscro non fosse di aiuto a nessuno, ma al contrario comportasse una maggiorazione dell’aliquota versata da tutti i professionisti. Se pochi giorni dopo quel tavolo la risposta del Governo è rinnovare questa misura resta che constatare la posizione periferica che i professionisti occupano nella mappa politica di questo esecutivo”

“Per quanto possa essere encomiabile l’intenzione del Governo di sostenere la natalità intervenendo sui contributi-continua la Alessandrucci-non riusciamo a capire perché questo sostegno riguardi solo le lavoratrici dipendenti. Continuiamo a constatare come ogni Governo abbia bisogno che qualcuno ricordi loro che anche le lavoratrici autonome sono madri. Oltretutto questa misura non contemplerebbe i padri, perché? “

In tema fisco: “Per le partite iva sarebbe prevista la rateizzazione dell’acconto di novembre. Come abbiamo ribadito più volte è il concetto stesso di acconto che è sbagliato. In pratica il professionista anticipa le tasse che pagherà l’anno successivo sulla base di quanto ha guadagnato l’anno precedente. Equivale a fare cassa sulle spalle dei contribuenti, creando in molti casi un problema di liquidità, che in questo periodo storico caratterizzato dall’aumento delle materie prime e dall’inflazione-conclude la Alessandrucci– sta decimando il nostro tessuto produttivo, impedendo di crescere e investire sul futuro e la formazione”

Iscro, CoLAP: Le priorità per i professionisti sono altre, ce lo dicono i numeri

Nel 2022 sono state circa 2500 le richieste per l’indennità, di queste, 1300 sono state respinte, ad oggi l’inps non ha fornito le motivazioni. In due trimestri del 2021, 9000 domande di cui 5000 respinte. Questi i numeri dell’Iscro (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa), la misura di sostegno per i professionisti che andrà in scadenza il prossimo 31 ottobre.

“L’iscro non serve, lo dimostrano i numeri, è una misura che non deve essere resa strutturale-dichiara la Presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci al termine dell’incontro di oggi al Ministero del lavoro per approfondire gli impatti dell’ammortizzatore sperimentale-Soprattutto alla luce del fatto che i professionisti continuano a pagare l’aliquota dello 0,51% per finanziarla. Ricordiamo infatti che l’Iscro è un sostegno totalmente a carico del destinatario”.

“Se sovrapponiamo i versamenti dei professionisti della Gestione separata alle pochissime richieste per l’indennità, ad oggi abbiamo un disavanzo di milioni di euro, come verranno utilizzati questi fondi? Probabilmente non per i professionisti, ci è stato infatti risposto che il bilancio Inps è unico, di conseguenza parliamo di un’aliquota versata dai professionisti che non sappiamo cosa andrà a finanziare”.

“Fondamentale ripensare un nuovo concetto di sostegno al lavoro autonomo- conclude la Presidente Alessandrucci-incentrato sulla formazione, l’orientamento, incentivi alla digitalizzazione e all’innovazione che sono, insieme alla certezza dei pagamenti delle fatture, le vere priorità dei professionisti”

Il CoLAP ribadisce ancora una volta che le tutele per il lavoro autonomo non devono essere distorsioni delle tutele previste per i dipendenti, altrimenti si rischia di pensare e implementare sostegni come l’Iscro che non servono a nessuno, lo dicono i numeri.

Equo compenso, CoLAP: “Fondamentale definire i parametri e monitorarli”

Oggi l’incontro al Mimit con il sottosegretario Massimo Bitonci, all’ordine del giorno i decreti attuativi della legge 21 aprile,n.49 recante disposizioni in materia di equo compenso. Presente al Ministero il Vicepresidente del CoLAP Nicola Testa.

“Per noi è fondamentale comprendere come e quando verranno definiti i parametri-dichiara il Vicepresidente Testa al termine dell’incontro-argomento che verrà ulteriormente approfondito durante i prossimi incontri con il Mimit, e per questo ringraziamo il Sottosegretario Bitonci. Per quanto riguarda le professioni non ordinistiche disciplinate dalla legge 4/2013 è importante tener presente la difficoltà a stabilire un compenso minimo in un mercato professionale molto diverso dalle professioni regolamentate. Una volta che questi parametri saranno fissati, ribadisco la necessità di aprire un tavolo permanente che li possa monitorare e aggiornare”

Il Coordinamento é contrario al ripristino delle tariffe camuffate da equo compenso. I parametri per funzionare al meglio devono essere fissati  necessariamente dai rappresentanti delle professioni interessate.

Delega fiscale, CoLAP: “Bene l’indirizzo del governo ma non rimanga un manifesto politico, serve attuazione”

Delega fiscale, CoLAP: “Bene l’indirizzo del governo ma non rimanga un manifesto politico, serve attuazione”

Dopo la pubblicazione del disegno di legge delega al governo per la riforma fiscale, si è scatenata la consueta caccia alle streghe, protagonisti come sempre, professionisti e imprese. Partendo dal presupposto che si tratta di una delega, e che di conseguenza dovremmo attendere i decreti attuativi, dall’analisi del CoLAP emerge che il testo vede i professionisti protagonisti solo a metà

Solo per citare alcuni esempi, i professionisti restano tagliati fuori da tutte le disposizioni che riducono il carico fiscale in caso di investimenti e assunzioni, compresa l’eventuale maggiorazione della deducibilità dei costi del lavoro o gli ammortamenti potenziati per investimenti qualificati. Stesso discorso per quanto riguarda le disposizioni (concesse ai soli soggetti ires) che prevedono riduzioni del carico fiscale in caso di investimenti qualificati o in nuove assunzioni, i lavoratori autonomi sono esclusi, fatta eccezione che per i casi di svolgimento dell’attività attraverso una società tra professionisti.

“La delega al Governo per la riforma fiscale va nella giusta direzione-dichiara la Presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci-Ciò nonostante non si tratta di una misura che andrebbe a favorire le “ricche” partite iva e gli imprenditori. In questo paese si tende comunque a demonizzare e penalizzare i redditi più alti, questo approccio, come detto più volte, ha partorito un sistema basato sul nanismo professionale. Tra gli aspetti positivi della delega cito il tema della semplificazione, su cui noi ci battiamo da oltre 20 anni, sembra essere centrale nel testo. Semplificare il rapporto tra professionisti e fisco è fondamentale-conclude la Alessandrucci-per rendere il nostro paese sempre più competitivo e sbloccare energie che ad oggi vengono sprecate per confrontarsi con la fitta burocrazia italiana”.

Altri aspetti che il CoLAP giudica positivi sono:

  • La rateizzazione del secondo acconto delle imposte, il taglio delle ritenute d’acconto, la priorità nell’abrogazione dell’irap, prevista ad oggi per gli studi associati, e la neutralità fiscale delle operazioni di aggregazione.
  • La progressiva introduzione del versamento mensile dell’irpef che si sostanzierà nella possibilità di rateizzare il secondo acconto delle imposte il cui versamento è attualmente previsto il 30 novembre di ogni anno in unica soluzione.

Le valutazioni, positive o negative che siano, sono tutte con riserva in attesa dei decreti attuativi.

Albi per le professioni pedagogiche, CoLAP: “Scelta anacronistica che non risolve i reali problemi”

“L’approvazione in prima lettura alla Camera della proposta di legge in materia di ordinamento delle professioni pedagogiche ed educative e istituzione dei relativi albi professionali è un passo indietro-dichiara la Presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci-Si è detto in queste ore che con questa legge si restituirebbe la dignità a migliaia di professionisti. Ricordo a tutti che questi lavoratori una dignità già ce l’hanno ed è garantita dalla Legge 4/2013. L’aspetto svilente di queste professioni portroppo sono i compensi, e per questo non serve un albo ma una piena e corretta applicazione dell’equo compenso che comprenda e valorizzi tutte le professioni italiane, con albi e non. Come CoLAP ci impegniamo a richiedere la verifica di proporzionalità così come previsto dalla direttiva europea”

Equo compenso, CoLAP: “A più di un mese dall’entrata in vigore della norma mancano ancora i decreti attuativi”

Equo compenso, CoLAP: “A più di un mese dall’entrata in vigore della norma mancano ancora i decreti attuativi”

“Fare una norma per non applicarla-dichiara la Presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci-questa è una costante delle politiche del lavoro in Italia, indipendentemente dal colore politico dei governi. A più di un mese dall’entrata in vigore della norma in materia di equo compenso migliaia di professionisti non sanno come sarà applicata. Incertezza che si amplifica nel caso dei professionisti non ordinisti, ai quali addirittura non è dato sapere chi fisserà i parametri che li riguardano.  Apprezziamo molto l’operato del Ministero delle Imprese e del Made in Italy-conclude la Presidente Alessandrucci-che si sta prodigando in un lavoro di raccolta delle proposte del mondo associativo per l’applicazione della norma, lavoro a cui il CoLAP sta partecipando con un contributo fattivo”

Equo compenso, CoLAP: “Il Governo ha perso un’occasione”

Equo compenso, CoLAP: “Il Governo ha perso un’occasione”

Oggi in aula alla Camera è stata approvata la norma in materia di Equo Compenso.

“La seconda lettura alla Camera poteva e doveva essere un’occasione per portare migliorie al testo- dichiara la Presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci-ma così non è stato. È prevalsa la voglia di varare in fretta e furia una norma che rischia di essere paradossalmente dannosa per i professionisti associativi piuttosto che prediligere il confronto con le parti in causa. Come ci è stato confermato dal Ministro Calderone, il Governo non esclude un correttivo successivo al voto. Perché questa fretta? Un approccio politico che suona tanto di spot elettorale”.

Bando a titolo gratuito del Mur. CoLAP: “Sfruttamento del lavoro qualificato”

Mentre il Senato si appresta a votare la norma sull’equo compenso, il Ministero dell’Università e della Ricerca indice un bando per “l’individuazione di n. 15 esperti ad elevata specializzazione” a titolo gratuito, e tanti saluti a tutte le belle parole sull’equo compenso.

“Una vergogna-tuona la Presidente del CoLAP Emiliana Alessandrucci– Purtroppo non è la prima volta che la Pubblica Amministrazione sfrutta il lavoro qualificato, e temo che non sarà l’ultima. In questo caso è anche paradossale parlare di un compenso equo, il compenso è proprio assente. A dare il buon esempio dovrebbe essere proprio la Pubblica Amministrazione, e questo bando dimostra che così non è. Come pensa il Governo di tutelare i professionisti rispetto ai cosiddetti clienti forti se il primo cliente forte che sfrutta il lavoro è proprio lo stato? Il CoLAP continuerà a vigilare e a segnalare ogni bando a titolo gratuito indetto dalla Pa-conclude la Alessandrucci- a tutela di tutti i professionisti”.

All’art 1 comma 3 del Bando del Mur si specifica che “Gli incarichi oggetto della presente Procedura sono a titolo gratuito, prevedono un impegno a tempo pieno e avranno una durata pari a 18 mesi, prorogabili su richiesta del Ministero”

 

Superfluo commentare oltre….