La previdenza è un bene universale e deve rimanere tale

29 Febbraio 2024

La previdenza è un bene universale e deve rimanere tale

“Oggi il mondo del lavoro è dinamico e non più statico come in passato, la previdenza si deve adeguare”

Roma, 29-02-2024. Audizione del CoLAP presso la Commissione parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sull’equilibrio e i risultati delle gestioni del settore previdenziale. L’intervento del Presidente del Coordinamento Nicola Testa si è concentrato in particolar modo sulle diseguaglianze che caratterizzano il sistema previdenziale allo stato attuale e sul patto generazionale che vede i giovani iscritti alla gestione separata non più tutelati da una previdenza che si basa sulla staticità del mercato del lavoro, oggi dinamico e per questo bisognoso di semplificazione.

“Vorremmo una previdenza che si basi sull’uniformità e non crei discriminazioni-Dichiara il Presidente Nicola Testa-Oggi il sistema è basato su una differenziazione di aliquote (commercianti artigiani ecc) la domanda che ci poniamo e vi poniamo è: perché esistono queste differenze? Per non parlare della doppia imposizione, la previdenza è un bene universale che deve rimanere tale. È fondamentale che 100 euro versati da un commerciante o un artigiano devono valere e rendere quanto 100 euro versati da un altro iscritto alla gestione separata”.

Uno dei problemi sollevati dal CoLAP durante l’audizione odierna è la necessità di adeguare il sistema previdenziale alle caratteristiche del mercato del lavoro odierno.

“Un’altra discriminazione è quella generazionale-continua testa- Oggi il mondo del lavoro è dinamico e non più statico come in passato. Avremo persone che nel corso della loro vita professionale avranno un percorso eterogeneo e magari intermittente, caratteristiche che la previdenza attuale non facilita e rende difficilmente conciliabili. In virtù delle considerazioni portate oggi all’attenzione della Commissione-conclude Testa-siamo qui a proporre: un allineamento delle aliquote che rispetti il principio di uguaglianza e giustizia sociale, una gestione separata trasparente e clusterizzata che renda chiaro chi sono gli iscritti e qual è la loro attività e l’inserimento di una contribuzione dello 0,30% finalizzata alla formazione interprofessionale poiché le professioni vivono di competenza”.