Concordato, CoLAP: “Chi non dichiara oggi continuerà a non dichiarare”

17 Gennaio 2024

“Pur riconoscendo che il concordato fiscale potrebbe essere uno strumento di supporto per razionalizzare l’attività del fisco in materia di controllo-dichiara il Presidente del CoLAP Nicola Testa– Non siamo altrettanto convinti che rappresenti una misura di giustizia sociale.  Abbiamo già gli ISA, che dovrebbero fornire uno strumento di allineamento e controllo. Forse non era necessario introdurre un ulteriore strumento che viene definito “adempimento spontaneo”. Perché dovremmo fare un adempimento spontaneo se siamo ligi a pagare le imposte che ci competono? Forse la ratio di questa norma, sono certo, è quella di alleggerire il peso fiscale, nonché amministrativo nel caso dei piccoli, probabilmente si è pensato anche che chi evade sarà stimolato a dichiarare di più. Ma esiste anche un’altra prospettiva, cioè che chi non dichiara oggi, continuerà a non dichiarare, con un’unica differenza. Se accetta quel concordato si sentirà sicuro di poter continuare ad evadere con maggiore tranquillità. Apprezziamo che almeno sia saltato, se abbiamo ben compreso, il vincolo del tetto della proposta da parte del fisco in misura percentuale massima del 10%. Ciò nonostante, questa non può essere chiamata una norma di giustizia sociale. In ogni caso non intendiamo demonizzare questo provvedimento, ma ci permettiamo di segnalare il rischio che possa non funzionare. Ribadiamo ancora una volta che gli autonomi non sono per natura evasori fiscali come spesso si tende a evidenziare con troppa enfasi. L’evasione è presente in ogni ambito della società e noi siamo i primi a volere una soluzione a questa piaga che tocca tutti. Non dobbiamo dimenticarci che anche l’autonomo vorrebbe servizi migliori che oggi sono pregiudicati dall’evasione. Di conseguenza il Governo ci troverà favorevoli ad uno strumento che miri a limitare gli abusi ed aumentare il gettito”.