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Concordato, CoLAP: “Chi non dichiara oggi continuerà a non dichiarare”

“Pur riconoscendo che il concordato fiscale potrebbe essere uno strumento di supporto per razionalizzare l’attività del fisco in materia di controllo-dichiara il Presidente del CoLAP Nicola Testa– Non siamo altrettanto convinti che rappresenti una misura di giustizia sociale.  Abbiamo già gli ISA, che dovrebbero fornire uno strumento di allineamento e controllo. Forse non era necessario introdurre un ulteriore strumento che viene definito “adempimento spontaneo”. Perché dovremmo fare un adempimento spontaneo se siamo ligi a pagare le imposte che ci competono? Forse la ratio di questa norma, sono certo, è quella di alleggerire il peso fiscale, nonché amministrativo nel caso dei piccoli, probabilmente si è pensato anche che chi evade sarà stimolato a dichiarare di più. Ma esiste anche un’altra prospettiva, cioè che chi non dichiara oggi, continuerà a non dichiarare, con un’unica differenza. Se accetta quel concordato si sentirà sicuro di poter continuare ad evadere con maggiore tranquillità. Apprezziamo che almeno sia saltato, se abbiamo ben compreso, il vincolo del tetto della proposta da parte del fisco in misura percentuale massima del 10%. Ciò nonostante, questa non può essere chiamata una norma di giustizia sociale. In ogni caso non intendiamo demonizzare questo provvedimento, ma ci permettiamo di segnalare il rischio che possa non funzionare. Ribadiamo ancora una volta che gli autonomi non sono per natura evasori fiscali come spesso si tende a evidenziare con troppa enfasi. L’evasione è presente in ogni ambito della società e noi siamo i primi a volere una soluzione a questa piaga che tocca tutti. Non dobbiamo dimenticarci che anche l’autonomo vorrebbe servizi migliori che oggi sono pregiudicati dall’evasione. Di conseguenza il Governo ci troverà favorevoli ad uno strumento che miri a limitare gli abusi ed aumentare il gettito”.

Cosa serve ai professionisti nel 2024

Concorrenza e semplificazione. Chiediamo al Governo di sbloccare definitivamente il potenziale del mercato professionale italiano

Le professioni Legge 4/2013 sono un segmento importante dell’economia italiana, per altro anche trainanti in taluni ambiti, come ad esempio il digitale che sviluppa e svilupperà sempre più tante e nuove professionalità. Per questo un Paese che voglia dirsi serio e attento non può dimenticare che anche questo mondo, che oggi rappresenta il secondo pilatro del sistema professionale nazionale, ha bisogno di trovare condizioni di mercato che consentano crescita e competitività.

Un esempio su tutti e la tutela della concorrenza. “Stare sul mercato-dichiara il Presidente del CoLAP Nicola Testa-è paradossalmente una delle grandi sfide del mondo delle professioni disciplinate dalla Legge 4/2013. La politica può agevolare questa piena presenza del mondo professionale intervenendo una volta per tutte sulla libera concorrenza, eliminando inutili confini che bloccano la crescita di migliaia di professionisti giovani e meno giovani. Questa nostra posizione non deve essere strumentalizzata-conclude il Presidente Testa-siamo consapevoli che in alcuni ambiti i confini servano per tutelare l’utenza, ma nel mercato professionale italiano sono presenti molti paletti utili esclusivamente a difendere l’orticello di qualcuno, e ciò non è accettabile”.

Un’altra zavorra che pesa come un macigno sulla crescita dei professionisti italiani è la burocrazia e la mancanza di semplificazione, un termine spesso abusato che rischia di rimanere una parola vuota. “Se vogliamo parlare di semplificare per favorire sviluppo-dichiara il Presidente del CoLAP Nicola Testa- allora dobbiamo avere bene chiaro di cosa hanno bisogno i professionisti e le imprese, ad esempio di rapporti più fluidi con le Pa per la gestione di un problema o per un lavoro. Se pensiamo all’Inps, ad oggi è un problema anche solo avere un contatto, figuriamoci poi gestire una pratica o un contenzioso. Se parliamo di semplificazione e fisco-continua Testa-va risolta la questione della doppia contribuzione previdenziale per taluni ambiti e occorre trovare un allineamento sulle aliquote di pagamento previdenziale. Stop a differenziazioni tra casse e gestioni, cento euro versate per la previdenza da un commerciante sono uguali a cento euro versati da un artigiano o un soggetto che versa alla gestione separata. Tutti sono lavoratori e tutti hanno pari dignità. È un dovere che abbiamo verso le nuove generazioni, tentare di lasciare a loro una situazione migliore di quella che abbiamo ricevuto e coinvolgerli per raggiungere questi obiettivi, così come ha affermato il Presidente Mattarella nel messaggio alla nazione di fine anno”.

Ultima ma non ultima la formazione. Nella realtà di oggi la formazione deve essere continua e di qualità, l’unica vera arma che i professionisti hanno è la loro competenza, ed essa deve essere sempre ben “affilata”. “Una proposta da valutare con attenzione-dichiara Testa- potrebbe essere quella di coinvolgere le professioni nell’ambito dei fondi interprofessionali, utilizzando la formula dello 0,30% in uso per il lavoro subordinato, metodo che ha prodotto risultati e che potrebbe essere riprodotto anche per le professioni che afferiscono alla Gestione Separata”.

TAVOLO LAVORO AUTONOMO, CoLAP: “NON PENSARE AL LAVORO AUTONOMO CON MISURE RIVOLTE AI DIPENDENTI”

Riunito il tavolo sul lavoro autonomo oggi pomeriggio a Roma alla presenza del Ministro Calderone. All’ordine del giorno l’Iscro, politiche attive ed incontro tra domanda e offerta nel mercato del lavoro.

“È fondamentale che non si pensi di risolvere i problemi dei lavoratori autonomi con misure pensate per i dipendenti-Dichiara il Presidente del CoLAP Nicola Testa-Una delle priorità è iniziare una vera revisione della gestione separata Inps, solo sapendo quali sono i profili degli iscritti si potranno attuare politiche veramente efficaci e di largo respiro. Al contrario l’Iscro non è mai stata una priorità a nostro parere e lo conferma il bassissimo numero di beneficiari. I professionisti hanno bisogno di sostegno e incentivi, ma soprattutto di politiche attive e su questo-conclude Testa- il Governo ci troverà sempre disponibili al confronto e a dare il nostro contributo”

Durante l’incontro odierno il Ministero ha comunicato che il tavolo verrà nuovamente riunito a metà gennaio

Ddl incentivi, CoLAP: “Rischio esclusione per i professionisti”

Pur equiparando i professionisti alle imprese, il testo lascia troppo spazio ad interpretazioni restrittive che potrebbero causare applicazioni inique e alterazioni del sistema della libera concorrenza.

In particolare, l’art. 2 della delega stabilisce che: “il principio secondo cui la qualificazione di professionista non osta alla possibilità di usufruire di specifiche misure incentivanti ove ne ricorrano i presupposti e ove previsto”.

“Non possiamo correre il rischio di escludere i professionisti dagli incentivi rivolti alle imprese-dichiara il Presidente del CoLAP Nicola Testa– non se lo possono permettere i professionisti e non può permetterselo il mercato del lavoro italiano”

La Raccomandazione della Commissione Europea n. 2003/361/CE del 2003 considera «impresa» qualsiasi entità, «a prescindere dalla forma giuridica rivestita, che svolga un’attività economica, incluse in particolare le entità che svolgono un’attività artigianale o altre attività a titolo individuale o familiare, le società di persone o le associazioni che svolgono regolarmente un’attività economica»

“In Europa hanno capito che professionisti e imprese sono la stessa cosa-continua il Presidente Testa- e lo hanno capito da vent’anni. In Italia abbiamo avuto un’apertura su questo fronte durante la pandemia con i bonus, ma quello di cui abbiamo bisogno sono anche, ma non solo, incentivi sulla formazione che permettano ai professionisti Legge 4/2013 di investire sulle proprie competenze, unica arma per competere sul mercato. Il testo della delega a nostro avviso deve essere corretto-conclude Testa- per evitare che si vada a creare il caos in fase di attuazione”

Previdenza, CoLAP: “Pensare a tutte le categorie. Serve coraggio e giustizia sociale”

PENSIONI MEDICI E STATALI, CoLAP: “PENSARE ANCHE AD ALTRE CATEGORIE. SERVE CORAGGIO E GIUSTIZIA SOCIALE”

“Con il massimo rispetto per le professioni per le quali si pensa di riorganizzare le aliquote previdenziali-Dichiara il Presidente del CoLAP Nicola Testa-Siamo certi che si vorranno valutare interventi anche su altre categorie non meno degne di attenzione. Mi riferisco alle varie aliquote differenziate a seconda delle categorie che fanno riferimento a gestione commercianti, artigiani e separata. Quest’ultima è quella maggiormente penalizzata sotto ogni punto di vista. Altro tema scottante è la doppia imposizione, situazione mai chiarita in modo definitivo dall’Inps a cui sono soggetti i soci di società di capitali, spesso piccole organizzazioni che rappresentano il tessuto prevalente dell’imprenditoria nazionale. Se riordino deve essere, prendiamo il coraggio di guardare all’insieme del Paese e non sempre e solo a chi fa più rumore o a chi è più conveniente dare ascolto per contingenze politiche e di opportunità mediatica. Un Paese serio che si voglia anche definire giusto, deve trattare la materia previdenza allo stesso modo per tutti. Cento euro versati da un lavorare, in qualunque ruolo e ambito operi, sono sempre cento euro e devono rendere allo stesso modo senza differenziazioni o distinguo-Conclude il Presidente Testa- Sarebbe un atto di coraggio e di giustizia sociale”.

Nicola Testa eletto Presidente del CoLAP Nazionale

Nicola Testa eletto Presidente del CoLAP Nazionale

“Il mio principale obiettivo sarà qualificare e rafforzare la legge 4/2013 e le professioni che ad essa afferiscono”

 

Roma, 27-10-2023. Si è riunita ieri l’assemblea del CoLAP Nazionale, Nicola Testa è il nuovo Presidente del Coordinamento, eletto anche il nuovo Consiglio Direttivo.

“Per iniziare vorrei ringraziare Emiliana Alessandrucci-dichiara il Neopresidente Nicola Testa– per il lavoro svolto fin qui, non devo ricordare ciò che ha fatto per questa grande famiglia per tanto tempo, fin dalla sua nascita anche se in posizioni e ruoli diversi. Questo avvicendamento coincide con il decennale della Legge 4/2013, il principale obiettivo della mia presidenza sarà proprio quello di valorizzare questa legge e le professioni che ad essa afferiscono”.

Dalle urne sono usciti anche i componenti del nuovo Consiglio Direttivo che formeranno con il Presidente Testa la squadra che condurrà il Coordinamento nei prossimi anni.

“Il CoLAP è una cosa seria-continua il Presidente- È un insieme di idee che dobbiamo saper tenere insieme, di incognite da affrontare giorno per giorno e, nel nostro caso, con una aggravante, il fatto che professioni diverse devono saper convivere e condividere un progetto, una aggravante che è allo stesso tempo una ricchezza da sfruttare per far valere le nostre proposte”

I nuovi componenti del Consiglio Direttivo sono: Alberino Battagliola, Riccardo Campagna, Luca Castrichella, Elena Cavallo, Marco Deriu, Paolo di Iorio, Maria Cristina Falaschi, Bruna la Sorda, Alessandra Millevolte, Giuseppe Montanini, Mauro Orazi, Luigi Pessina, Marco Ricci, Carmine Russo e Stefania Sinigaglia.