Audizione CoLAP alla XI Commissione Lavoro della Camera: le 5C per il Rilancio

11 Febbraio 2021

Egregi Onorevoli componenti

Commissione Lavoro della Camera dei Deputati

Sua sede

 

 

Oggetto: Audizione del 10 febbraio in merito al PNRR (Doc. XXVII, n. 18)

 

Egregi Onorevoli,

Il “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” (PNRR), oggi all’esame del Parlamento, è lo strumento fondamentale attraverso cui l’Italia può cogliere l’opportunità offerta dalla Commissione Europea per trasformare i costi del rilancio in investimenti per il futuro.

I nostri professionisti sono tra le categorie che più hanno pagato e stanno pagando la crisi, in particolare i professionisti che lavorano con il turismo, la convegnistica, la ristorazione e a contatto con le persone. Per poter supportare i nostri associati i 200 presidenti delle associazioni si sono riuniti, virtualmente, a novembre e hanno messo a punto un programma per far fronte all’emergenza covid e soprattutto per il rilancio economico delle professioni e del Paese. Le proposte sono raccolte nel progetto 5C: CoLAP, Crescita, Conoscenza, Competenza, Competitività, che vi alleghiamo.

La programmazione degli investimenti, l’allocazione delle risorse e le modalità applicative e operative sono punti cruciali del PNRR che non possono prescindere dal contributo di tutti coloro che saranno destinatari delle risorse e dei provvedimenti e che attraverso questi aiuteranno il paese a rilanciarsi.

Il CoLAP si è sempre fatto parte diligente per fornire il proprio contributo, partecipando attivamente al confronto partendo dagli Stati Generali per avviare un lavoro propedeutico al PNRR. Già in quella sede evidenziammo alcune criticità e lacune nei piani di rilancio che, nostro malgrado, ci troviamo costretti a rilevare anche in questa sede rispetto al progetto da presentare all’Europa.

Preliminarmente, sotto il profilo strutturale il PNRR ci appare come l’enunciazione più che di progetti, di intenti su macro temi, affermazioni talmente generiche da essere facilmente condivisibili. Ci attendevamo di lavorare su piani operativi; investimenti, ricadute, tempi, e non su un manifesto che riprende i grandi temi senza dare loro un’operatività.

Nel merito, ancora una volta, il modo professionale ci appare sempre “l’illustre escluso è il solito dimenticato” da ogni programmazione e destinazione.

Non ci ritroviamo neanche nella manifestazione di intenti del PNRR!

Nelle 5 pagine scarse dedicate alle politiche per il lavoro (5 su 172 molto ci dice del ruolo relegato al lavoro!) mai compare la parola professionisti, professioni, lavoro autonomo e auto imprenditoria solo nell’accezione femminile, di cui si riconosce sicuramente un’emergenza ma che non può essere comprensiva di questo ampio mondo. Vi invito a fare un’indagine semantica e vedrete come anche negli altri capitoli si parli raramente di professionisti: su 172 pagine compaiono 4 volte la parola professioni e 9 volte professionisti (prevalentemente dove si parla di sanità!), 0 lavoro autonomo: potremmo fare finalmente il salto e includere il professionista tutte le volte che leggiamo la parola impresa?

La RESILIENZA, definita come uno degli scopi del Piano, è la caratteristica principale del professionista che trova, unicamente nelle sue competenze ed energie la forza di reagire alle avversità. Ed è proprio la resilienza che ha consentito ai professionisti di sopravvivere alla pandemia economica generata dal COVID19, nonostante siano stati trascurati dai provvedimenti emergenziali di sostegno (a parte i 600 euro vissuti come concessione per la sopravvivenza e non come reale sostegno alla professione), e senza aver avuto nessuna indicazione per le riaperture.

Abbiamo fatto tutto da soli per i nostri clienti e per il Paese!

Il PNRR deve essere lo strumento non solo di riconciliazione tra la politica e il mondo professionale, ma di reale rilancio con una visione a medio lungo termine del nostro settore. Se pensate a provvedimenti una tantum senza progettualità e senza misurare le ricadute siamo pronti a dire NO! Questa deve essere l’occasione delle riforme strutturali, dell’attenzione alle professioni, della valorizzazione delle competenze e di chi investe in professionalità e deontologia; possiamo finalmente immaginarci un mondo lavorativo e produttivo diverso e più efficace. Su questo troverete sempre la nostra disponibilità, il nostro senso di responsabilità, il nostro sacrificio, capacità dimostrate in questo ultimo anno e totalmente trascurate da gran parte della politica.

I professionisti associativi sono oltre 3 milioni, in tempi normali producevamo il 4% del PIL e 14% dell’occupazione, siete sicuri che la politica possa continuare ad ignorarci? Sicuri che il Paese possa rinunciare a tutto questo?

Nel PNNR è totalmente assente una visione di rilancio del mercato professionale che attraversi i diversi assi presentati. Non chiediamo provvedimenti ad hoc ma inseriti negli altri interventi (semplificazione, digitalizzazione, valorizzazione del patrimonio culturale etc.); se finalmente si riuscisse a integrare il contributo professionale ai diversi ambiti di azione siamo sicuri che le professioni sarebbero in grado di fare da leva per la ripresa dell’economia, ma anche del benessere e dell’inclusione sociale. Troppo spesso ci si dimentica che le professioni non solo lavorano per la produttività economica ma per realizzare una società migliore, più giusta, più meritocratica, più competitiva, più umana.

Il nostro contributo, Carissimi Onorevoli, riguarda proposte e progetti immediatamente operativi su:

Fisco e previdenza
Valorizzazione delle competenze
Semplificazione e digitalizzazione
Beni culturali, turismo, spettacolo, enogastronomia
Discipline del benessere
Rapporto tra professionisti e giustizia (riforma delle CTU)

Vi ringraziamo ancora per il vostro invito e per averci ascoltati, ma vorremmo che da qui nascesse una nuova agenda di incontri e confronti per discutere dei progetti e degli interventi dopo aver trovato un accordo sulla manifestazione di intenti.

 

Cordialmente,

Presidente CoLAP Nazionale

 

IN ALLEGATO LE PROPOSTE DEPOSITATE PRESSO LA XI COMMISSIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI